Questo sito è stato creato per pubblicizzare la ricerca che ho intrapreso in relazione a Garibaldi e ai suoi rapporti con alcuni Nizzardi.

Sono stato portato a interessarmi a Garibaldi tramite Menica Rondelly che faceva parte della mia famiglia. Era andato a combattere in Dijon all'età di 16 anni per difendere la Repubblica. Per fortuna è tornato a casa, perché non valeva la pena di una guerra, tanto più gratuita che francese da  10 anni solo doveva essere animato da una fede repubblicana abbastanza forte da rischiare la vita per un ideale. Molti di nizzardi (mai repertoriati) sono morti in difesa di Dijon contro i Prussiani.

Ho avuto l'opportunità di incontrare "specialisti" di Garibaldi come Maurice Mauviel e Gian-Luigi Alzona che hanno condiviso la loro passione per questo personaggio iconico e misterioso che è stato Giuseppe Garibaldi.

Mi hanno diretto sulle tracce di nizzardi, vicino a Garibaldi e ho studiato attraverso gli archivi dipartimentali delle Alpi Marittime che consentono l'accesso ai molti documenti gratuitamente e anche attraverso l'Association de généalogie des Alpes-Maritimes che sono orgoglioso di essere aderente.

Quindi la mia ricerca si è concentrata principalmente su due nizzardi vicini a Garibaldi, Battistina Ravello e Casimir Basso.


Battistina Ravello e partita di Nizza, con Giuseppe Garibaldi a Caprera durante il suo secondo esilio con la missione di prendersi cura dei figli di Giuseppe che era vedovo. Si scopre che il fascino dell'eroe dei due mondi e ha operato e una figlia è nata da questa unione "illegittima".
Casimir Basso era il fratello di Gian Battista Basso, fedele amico e segretario di Giuseppe Garibaldi.

Oltre a questi due ritratti di nizzardi vicino a Garibaldi, a quanto pare, Garibaldi era legato a Giuseppe Bavastro, il famoso corsaro di Napoleone. Questo sembra interessante in senso storico, perché non conosco di studi sul rapporto tra Garibaldi e Bavastro. Così ho prenotato il frutto della mia ricerca con la speranza che questo brano sarà supportato da altri. Questo lavoro è stato reso possibile attraverso l'aiuta dei servizi Archivio di Stato di Genova, l’Archivio Storico del Comune di Genova e il vescovo di Genova.

Evelyne Castelli, aprile 2012
(e v e c a s @ f r e e . f r )